La brama degli dei by John Gwynne

autore:John Gwynne [Gwynne, John]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fanucci
pubblicato: 2023-05-18T22:00:00+00:00

34

Elvar

Elvar condusse gli Sterminatori attraverso un bosco fitto. Aveva notato che il terreno stava diventando più soffice, gli alberi di frassino e olmo si erano trasformati in ontano e salice e davanti a lei c’erano lampi e bagliori di acqua scintillante tra gli alberi. Il lago Horndal era finalmente in vista.

Si sentiva diversa, dallo holmganga con Huld, come se un peso si fosse posato sulle sue spalle insieme al mantello di pelle d’orso di Agnar. I suoi pensieri tornavano spesso alla lotta con Huld. Non avrebbe dovuto provare piacere nell’ucciderla, una donna con cui aveva combattuto, con cui era stata spalla a spalla nel muro di scudi, ma la verità era che le era piaciuto. Si era divertita a vincere, a godersi il ruggito degli Sterminatori, a provare il brivido di essere viva quando tutto era finito, e il suo ricordo frammentato del duello era il sangue che le pulsava nelle vene, un impeto di pura gioia quando aveva percepito Huld che credeva al suo inganno con la spalla ferita, che cresceva come un’onda che si stava formando per abbattersi quando aveva attirato Huld nella sua trappola, l’aveva ingannata e poi l’aveva messa a terra. Ma nonostante tutto, ogni giorno da allora, mentre guidava gli Sterminatori verso sud, aveva avvertito un crescente senso di inquietudine.

«Cosa c’è che non va?» chiese Grend accanto a lei.

Lei gli rivolse un’occhiata corrucciata.

«Cosa vuoi dire?»

«Sei diversa» spiegò lui con un’alzata di spalle.

Decise di dirgli la verità.

«Ho scoperto che non penso più a come conquistare la mia reputazione e la mia fama di battaglia» disse. «La mia mente è troppo piena di problemi e dubbi quotidiani.»

«Dubbi? Problemi?» le chiese Grend, mettendo mano all’ascia come se ogni problema fosse un nemico da uccidere.

«Ci sto guidando nella direzione giusta? Il cibo e l’acqua ci basteranno per tutto il giorno? Dove possiamo rifornirci? Chi manderò in avanscoperta ogni giorno? Chi farà l’avanguardia e la retroguardia oggi? Sto facendo la scelta giusta o ci farò uccidere tutti? Cosa ho dimenticato?» Si accigliò e si batté la tempia. «Ci sono molti altri pensieri del genere che turbinano qui dentro.»

Il volto di Grend si contrasse e poi scoppiò a ridere, uno spettacolo fastidioso e inquietante al tempo stesso, poiché Elvar non lo aveva quasi mai sentito ridere in tutta la sua vita, e di certo mai in quel modo. Grend rallentò, si chinò e fu costretto ad appoggiare una mano sul ginocchio.

«Cosa c’è da ridere?» chiese Sighvat alzandosi di peso.

Grend si raddrizzò e si asciugò le lacrime dagli occhi.

«Elvar sta crescendo» disse.

Elvar lo fulminò con lo sguardo e continuò a camminare.

Una figura apparve dagli alberi davanti a loro, Orv il Subdolo la guardava.

«Cosa c’è?» sbottò Elvar.

«La Jarl delle Onde » disse Orv, con un sorriso che gli separava il viso.

Elvar controllò le sue armi alla luce del fuoco, tutte disposte sul mantello davanti a lei. Lancia, spada, seax. Stava pulendo una macchia di ruggine dalla spada con la sabbia e un panno di lino, tenendo d’occhio gli Sterminatori intorno a lei.

La Jarl

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